olrait team mailing list archive

[Pietro Battiston <me@xxxxxxxxxxxxxxxxxx>]

Il giorno mer, 09/02/2011 alle 03.05 +0100, mitm mitm ha scritto:
> > Puoi chiarire a cosa ti riferisci?
> > 
> > Pietro
> 
> ciao Pietro,
> 
> mi riferisco al fatto che spesso e volentieri codice anche
> "sperimentale" e scarsamente testato rilasciato in questa sede,
> venga pubblicato in altri siti senza che gli autori ne siano stati
> informati..

Continuo a non capire, evidentemente sono casi di cui non so (tant'è che
dalla scorsa email credevo tu ti riferissi al mio repo git).

(tendenzialmente, non ci vedo neanche niente di male in quel che mi
dici: la vedo come una situazione che si risolve mettendo un bello
header con
- licenza
- nome e contatto dell'autore/detentore del copyright
- avvertimento "questo software è sperimentale, lo usi a tuo rischio e
pericolo"
in cima allo script, ma ovviamente, siccome non so a cosa si riferisca
lo "spesso e volentieri", questo è solo il mio punto di vista generico
sullo sviluppo di software libero)

> con kow si pensava a una cosa tipo gpl v2 sul codice stabile che viene
> pubblicato,
> cosa ne pensate?


Io penso che possa forse avere senso in un gruppo di lavoro coeso - è
quello che fanno effettivamente alcuni (pochi) team di sviluppo di
software liberi.

In un gruppo come il nostro, le alternative sono
- gli script vengono rilasciati con un copyright tipo "the olrait team",
che però ad oggi è a dir poco vago (e non incentiva i contributi di
esterni), oppure
- la collaborazione diventa illegale.

Ora, si può dire che faremmo gli gnorri e collaboreremmo, produrremmo
patch etc... comunque... ma perché allora scegliere una licenza che
rende ciò illegale?


Comunque, apprezzo l'attenzione alla licenza scelta (gran parte degli
script prodotti sinora non hanno affatto una licenza e questo _È_
sicuramente un problema, a cui in passato ho chiesto invano di porre
soluzione).
E mi incuriosisce (davvero, pura curiosità) sapere quale delle modifiche
che la gpl v3 ha rispetto alla v2 vi infastidisce.

ciao

Pietro